Valmareno
Antico insediamento, citato in un placito del re longobardo
Liutprando nel 739 d.C., Valmareno fu un centro di una certa rilevanza
strategica in epoca medievale e moderna in quanto gli permetteva di
controllare l’accesso al passo Praderadego nonché quella, che con ogni
verosimiglianza, doveva essere in epoca romana la Claudia Augusta
Altinate. Oggi il paese ha mantenuto l’aspetto medievale che lo
caratterizza ed è diventato punto di partenza per piacevoli escursioni
che portano al Praderadego, al Col de Moi o al Col de Varnada.
La Chiesa di San Pietro e Paolo
Anticamente era un fortilizio o castello costruiti dai Longobardi
dopo la metà del sec. VI. Valmareno divenne feudo successivamente dei
vescovi di Ceneda, dei Caminesi e della Repubblica Veneta. Questa la
diede in signoria a personaggi spesso illustri e benemeriti; ricordiamo
Marin Faliero, il capitano Gattamelata da Narni e il suo comilitone
Brandolino da Bagnacavallo. La giurisdizione dei conti Brandolini cessò
con la caduta della Repubblica (1797).
Agli atti della curia risulta che Valmareno nel 1475 era curazia.
Tuttavia un documento del 1170 afferma che la contessa Sofia da
Colfosco, lasciava in eredità all'abate di Follina la chiesa di S.
Pietro di "Mareno". Fu ripetutamente eretta in parrocchia (l'ultima
volta ciò avenne il 7 dicembre 1751) e spesso contesa tra Follina e
Cison che la consideravano loro filiale.
La chiesa esistente è stata costruita verso la fine del sec. XVI e
consacrata il 25 settembre 1746 dal vescovo Lorenzo Da Ponte.
Nell'interno: pregevoli altari scolpiti in legno e dorati - dipinti di
Silvestro Arnosti cenedese (+ prima metà del 1600).
Osteria dei Bravi
I giornalisti e i comunicatori dell'Associazione l'Altratavola, hanno
visitato 'laicamente' l'Osteria I Bravi, condotta da Martina De Polo.
Giovane , frizzante, con tante idee, Martina ha portato nell'antico
borgo una ventata di novità, con le sue proposte : le colazioni, i
panini con le eccellenze locali, i buoni vini e le buone birre, un
'ambiente' dove incontrarsi e comunicare in libertà. Fra non molto
l'Osteria si impegnerà anche con alcuni piatti della tradizione,
rispettando lo stile di osteria con cucina, senza avventure nell'area
della ristorazione.
L'osteria era, fino alla metà del 1900, un tipico luogo di ritrovo
serale popolare delle persone di sesso maschile; luogo di incontro e di
socializzazione ha costituito per lungo tempo, uno dei pochi momenti di
incontro e di scambio d'idee, in aggiunta alla chiesa e alla piazza.
Dopo un lungo periodo di decadenza, negli ultimi anni però si è visto
un rifiorire di questi locali che stanno recuperando la loro funzione
di luogo di incontro e di comunicazione per ambo i sessi.
L'osteria e la figura dell'oste sono presenti in vari testi
letterari. Si trova menzione già nei Vangeli, ad esempio nella Parabola
del buon samaritano nel Vangelo secondo Luca (10- 25, 37) in cui un
samaritano soccorse un uomo aggredito dai briganti, lo fasciò e lo portò
in una locanda. "Il giorno dopo, presi due denari li diede all'oste e
gli disse: - Prenditi cura di lui; e tutto ciò che spenderai di più, te
lo rimborserò al mio ritorno".
giovedì 3 dicembre 2015
venerdì 20 novembre 2015
Il Salumificio Spader a Comunicare per Esistere
Emanuele Spader è il titolare del SALUMIFICIO SPADER ,un’azienda artigianale nata circa 15 anni fa, che in
questi
ultimi anni, si è imposta nel settore alimentare con una costante crescita e sviluppo commerciale.
Guidata dal giovane titolare, che l’ha avviata all’età di 23 anni, sfruttando le conoscenze del padre nel settore da oltre 50 (consulente tecnico di produzione per nomi di grosso spessore nel mondo delle industrie produttrici di
salumi cotti e crudi, italiane ed estere), si è specializzata nella produzione di prodotti locali tipici.
Contestualmente a questo forte sviluppo commerciale, l’azienda ha proceduto nel corso di questi ultimi anni a consistenti ammodernamenti ed investimenti nella struttura. In parte per esigenze logistiche e in parte per la voglia di migliorare il forte connubio tra qualità e tecnologia, ora l’azienda si sviluppa in un innovativo laboratorio di 1.200 mq con impianti e strutture d’ultima generazione.
Questo ha favorito l’evoluzione qualitativa d’alcuni prodotti, che hanno permesso al SALUMIFICIO SPADER di puntare ad un mercato con una clientela dai palati raffinati e con esigenze sempre maggiori grazie ai quali è nata la collaborazione con la nota CANTINA BISOL di Valdobbiadene (TV), con cui sono stati creati alcuni prodotti dedicati alla loro clientela, che ricopre maggiormente l’alta ristorazione e gastronomia nazionale e internazionale come ad esempioAIR DOLOMITI del gruppo LUFTHANSA (prodotti SPADER inseriti nei menu di businessclass e firstclass) o l’associazione SLOW FOOD e altri operatori del mondo horeca.
Guidata dal giovane titolare, che l’ha avviata all’età di 23 anni, sfruttando le conoscenze del padre nel settore da oltre 50 (consulente tecnico di produzione per nomi di grosso spessore nel mondo delle industrie produttrici di
salumi cotti e crudi, italiane ed estere), si è specializzata nella produzione di prodotti locali tipici.
Contestualmente a questo forte sviluppo commerciale, l’azienda ha proceduto nel corso di questi ultimi anni a consistenti ammodernamenti ed investimenti nella struttura. In parte per esigenze logistiche e in parte per la voglia di migliorare il forte connubio tra qualità e tecnologia, ora l’azienda si sviluppa in un innovativo laboratorio di 1.200 mq con impianti e strutture d’ultima generazione.
Questo ha favorito l’evoluzione qualitativa d’alcuni prodotti, che hanno permesso al SALUMIFICIO SPADER di puntare ad un mercato con una clientela dai palati raffinati e con esigenze sempre maggiori grazie ai quali è nata la collaborazione con la nota CANTINA BISOL di Valdobbiadene (TV), con cui sono stati creati alcuni prodotti dedicati alla loro clientela, che ricopre maggiormente l’alta ristorazione e gastronomia nazionale e internazionale come ad esempioAIR DOLOMITI del gruppo LUFTHANSA (prodotti SPADER inseriti nei menu di businessclass e firstclass) o l’associazione SLOW FOOD e altri operatori del mondo horeca.
I PRODOTTI, derivano tutti da scrupolosi controlli nella scelta degli ingredienti, la rigorosa selezione dei fornitori e la massima cura nella fase di lavorazione, che ci consentono di garantire l’elevata qualità dei nostri
salumi. Il tutto sempre nel rispetto della tradizione e delle antiche ricette di produzione.
Cavallo di battaglia di quest’azienda, è senza dubbio la PORCHETTA TREVIGIANA,
che ricopre il 60% della produzione aziendale,anche se negli ultimi anni,l’azienda si è specializzata
nella produzione di altri
articoli rivolti a tutto il territorio nazionale ed estero come la
pancetta bacon cruda affumicata, la pancetta stufata singola e
doppia, il salame tipo napoli piccante,la lingua salmistrata cotta a
bauletto suina e bovina,manzo cotto tipo roastbeef inglese di fesa e
sottofesa, il guanciale nazionale stagionato.
Il nuovo stabilimento sorge a Moriago della Battaglia un piccolo
paese a pochi chilometri da Valdobbiadene immerso nelle note
colline del PROSECCO DOCG, nel cuore della regione
Veneto.
Il Salumificio Spader partecipa quale
partner di informazione alle iniziative di Comunicare per Esistere, il
progetto sostenuto dalla rete dei borghi europei del gusto.
venerdì 6 novembre 2015
Associazione Gioco-Genitori partecipa al progetto Comunicare per Esistere
L'associazione è nata circa un anno fa,ma è da ormai 5 anni che alcuni genitori di bambini che
frequentano la scuola primaria e dell'infanzia si riuniscono per creare delle nuove
opportunità per i loro figli.
Con la collaborazione fra le scuole e le famiglie si sono organizzate attività ricreative, manifestazioni teatrali,
attività educative-culturali.
Più precisamente al Teatro Toniolo e al Dina Orsi di Conegliano sono state organizzate delle recite come
"Chi ha paura dei mostri" e "Le oche selvatiche". Durante le feste natalizie si organizzano invece
delle tombolate r, grazie ad una importante collaborazione fra le USLL, vengono fatte delle
letture animate in ospedale per i bambini dei vari reparti, oppure delle serate informative per le problematiche
dei bambini per le famiglie.
Questi progetti creano un filo di unione fra la famiglia e la scuola :
tutti possono partecipare e regalare un sorriso ai bambini. E' un modo dedicare più tempo
ai propri figli che ,purtroppo, a causa del lavoro rischiano talvolta di essere trascurati.
frequentano la scuola primaria e dell'infanzia si riuniscono per creare delle nuove
opportunità per i loro figli.
Con la collaborazione fra le scuole e le famiglie si sono organizzate attività ricreative, manifestazioni teatrali,
attività educative-culturali.
Più precisamente al Teatro Toniolo e al Dina Orsi di Conegliano sono state organizzate delle recite come
"Chi ha paura dei mostri" e "Le oche selvatiche". Durante le feste natalizie si organizzano invece
delle tombolate r, grazie ad una importante collaborazione fra le USLL, vengono fatte delle
letture animate in ospedale per i bambini dei vari reparti, oppure delle serate informative per le problematiche
dei bambini per le famiglie.
Questi progetti creano un filo di unione fra la famiglia e la scuola :
tutti possono partecipare e regalare un sorriso ai bambini. E' un modo dedicare più tempo
ai propri figli che ,purtroppo, a causa del lavoro rischiano talvolta di essere trascurati.
giovedì 15 ottobre 2015
NASCE IL CENACOLO DEL GUSTO
Dalle iniziative dei commercianti e degli artigiani di via Lourdes a
Conegliano nasce Il Cenacolo del Gusto, sodalizio che aderisce alla
Associazione L'Altra tavola e alla rete dei Borghi Europei del gusto.
Il Cenacolo promuove iniziative di informazione per valorizzare e far conoscere gli inediti del buon e bello vivere del proprio territorio (la Sinistra Piave), e di altri territori europei.
Le iniziative sono finalizzate alla conoscenza dei diversi aspetti delle comunità locali: la storia, l'ambiente, il patrimonio artistico e culturale, l'enogastronomia, ecc.
Questo blog di informazione racconterà le diverse iniziative e i protagonisti, talvolta silenziosi, del nostro territorio.
Fabiana Faldon
Il Cenacolo promuove iniziative di informazione per valorizzare e far conoscere gli inediti del buon e bello vivere del proprio territorio (la Sinistra Piave), e di altri territori europei.
Le iniziative sono finalizzate alla conoscenza dei diversi aspetti delle comunità locali: la storia, l'ambiente, il patrimonio artistico e culturale, l'enogastronomia, ecc.
Questo blog di informazione racconterà le diverse iniziative e i protagonisti, talvolta silenziosi, del nostro territorio.
Fabiana Faldon
martedì 6 ottobre 2015
Il futuro di Comunicare per Esistere dopo l’Istria
Un
incontro a Conegliano, nel salotto di Caffè Local, ha chiuso
ufficialmente le giornate di informazione degli Stati Generali della
Comunicazione Territoriale, che hanno conosciuto il loro apice in
Istria.
Anzitutto
i numeri : 120 delegati di dieci Regioni e Paesi Europei e dieci
regioni italiane, che si sono succeduti da Trieste a Buje, per
‘raccontare’ i loro territori e far degustare alcune delle eccellenze
enogastronomiche delle proprie comunità.
Puglia,Sicilia,Calabria,Emilia
Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Lazio, Abruzzo e
Trentino Alto Adige, le regioni italiane intervenute.
Slovenia,
Croazia, Francia, Germania, Carinzia (Austria), Bassa Austria
(Austria),Stiria(Austria), Olanda,San Marino e Spagna, i Paesi e le
Regioni europee presenti.
Nei
prossimi cinque anni sarà la Città di Buje ad ospitare il segretariato
internazionale della rete dei borghi europei del gusto.
Da
ottobre 2015 a marzo 2016 prenderà il via la seconda parte del progetto
Comunicare per Esistere, che prevede la realizzazione di incontri in
tutti i Paesi Europei della Rete, la collaborazione con gli Organismi
Diplomatici di Rappresentanza in Italia, l’incontro con gli Enti
nazionali del Turismo dei Paesi coinvolti e la presentazione a Milano
(Capitale dell’informazione italiana), dei borghi inseriti nella rete.
venerdì 17 aprile 2015
Una visita alla pizzeria gastronomia Boccon Divino
mercoledì 1 aprile 2015
Laboratorio Europa a Susegana : un'altra iniziativa di 'Comunicare per Esistere 2015'
Laboratorio
Europa è un 'cenacolo' della comunicazione e della informazione
territoriale, che si svolge nei mesi di aprile e maggio 2015, nella
Sinistra Piave trevigiana, in collaborazione e sotto il Patrocinio
del Comune di Susegana.
Laboratorio
Europa diviene il punto di incontro di esperienze di borghi e
territori della rete dei Borghi Europei del Gusto, che stanno
sviluppando il progetto 'Comunicare per Esistere 2015', in occasione
dell'Expo.
40
giorni di dibattiti, interviste, degustazioni, per 'un po' di Piave'.
Gli
incontri sono ad invito, per giornalisti e comunicatori italiani e
non, e conoscono la partecipazione di borghi e territori poco
conosciuti, invitati a presentare le proprie eccellenze
agro-alimentari, storiche culturali e ambientali.
L'obiettivo
del progetto 'Comunicare per esistere' è quello di 'informare chi
informa'.
Si
tratta, quindi, di conferenze stampa, che si concluderanno con la
degustazione di prodotti tipici delle località partner. La rassegna
si sviluppa grazie ad un lavoro autentico di interviste in diretta.
Lo staff di comunicazione è stato costituito da responsabili di
'reti', capaci di amplificare le informazioni ben oltre le singole
testate giornalistiche.
Dieci
regioni Italiane e dieci Paesi Europei raccontano alle telecamere
della trasmissione televisiva L'Italia del gusto il buon e bello
vivere di terre magari poco conosciute, ma semplicemente eccezionali!
Il
via la prima settimana di aprile con la presentazione della Carinzia
( in collaborazione con l'Associazione Culturale Italia-Austria), dei
prodotti tipici della Carnia e la conferenza stampa a convivio per
raccontare la sesta edizione di 'Rive Vive' a Farra di Soligo e le
diverse iniziative di Laboratorio Europa.
domenica 29 marzo 2015
La Locanda 'Ai Archi' di Col San Martino ospita l'incontro di presentazione di Comunicare per Esistere 2015 - 'Rive Vive' protagonista della serata
L'Associazione
Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto e l'Associazione
l'Altratavola, nel quadro delle iniziative di informazione di
'Comunicare per Esistere 2015', hanno inserito nei percorsi che
portano a Milano ad Expo2015 la manifestazione 'Rive Vive' di Farra
di Soligo.
'Rive
Vive' è promossa da una associazione di giovani viticoltori, in una
zona che la rivista Enotria
(storica
testata creata nel 1927 da Arturo Marescalchi ), aveva definito la
'Costa d'Oro'.
La
Locanda 'Ai Archi' di Col San Martino ha ospitato la conferenza
stampa a convivio, per 'raccontare' l'inizio di un percorso di
informazione davvero inedito.
La
famiglia Merotto propone nella sua Locanda stuzzichini caldi e
affettati "de casada", pasta e crespelle fatte in casa,
carni alla griglia o allo spiedo, ma anche bolliti e selvaggina. La
cucina: ricorda i sapori di una volta! La Locanda dispone inoltre di
4 confortevoli camere arredate nello stile della tradizione locale,
tutte con bagno privato, fon, TV, telefono e accesso wi-fi ad
internet.
Lo
spiedo è stato il protagonista delle serata, accompagnata dagli
ottimi vini di Daniele Bressan e dell'azienda agricola Le Volpere dei
Fratelli De Rosso (Farra di Soligo).
Fabio
Curto, della Fattoria Ponte Vecchio, ha fatto degustare i propri
formaggi, con un intervento
che
ha toccato tutte le produzioni di casa (vino,salumi, carni e
formaggi).
Alla
serata hanno partecipato i redattori della trasmissione televisiva
L'Italia del gusto ; l'editore e comunicatore de Il Gusto Italiano
Magazine ; Annalisa Banchieri, presidente della Associazione
Culturale Italia Austria sez.Veneto ; Brigitta Reichel, vice
presidente e segretario della stessa Associazione.
Nel
corso dell'incontro sono state create le basi per una partecipazione
di operatori e turisti austriaci alla edizione 2015 di Rive Vive, nel
quadro delle iniziative di collaborazione che la rete dei borghi
europei del gusto ha organizzato con l'Austria.
giovedì 19 febbraio 2015
Al ristorante San Nicolò di Casale sul Sile, per l'Antico Festival della Cucina Trevigiana
L'Associazione
Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto e l'Associazione
l'Altratavola, nel quadro delle iniziative di informazione di
'Comunicare per Esistere 2015', hanno organizzato un incontro a
convivio a Casale sul Sile, presso il Ristorante San Nicolò, sotto
il Patrocinio della Civica Amministrazione, sui temi dell'Antico
Festival della Cucina Trevigiana
“Giuseppe
Maffioli - già autore di commedie e di testi per la Rai, nonché
attore, regista, giornalista e gastronomo molto ascoltato -su una
brillante idea del giovane Dino De Poli -allora amministratore
comunale di Treviso, pure lui molto attento alla civiltà della sua
terra, anche a quella della tavola - diede vita al primo festival
della cucina trevigiana. Era, come ripeteva in ogni pubblico incontro
un altro grande innamorato di Treviso, Giuseppe Mazzotti,
un’occasione preziosa per scoprire le profonde e sane radici d’una
cucina che si nutriva nella fertilità del proprio territorio,
attingendo a piene mani ai doni del Sile e del Cagnan e ancora a
quelli delle aie e degli orti presenti dentro e fuori le mura, ma
soprattutto ricca d’una eredità di saperi culinari cui avevano
contribuito soprattutto Venezia, ma anche la Mitteleuropa e quanti
d’ogni parte del mondo sono arrivati a Treviso nel corso del tempo.
“ (Le Tre Venezie)
Il
primo Festival della Cucina Trevigiana veniva organizzato nel periodo
delle Fiere di San Luca,
nel 1959. Oggi il Cenacolo 'Quelli del Cagnan' dell'Associazione
l'Altratavola ( fondata 22 anni orsono, con il Patrocinio della
rivista L'Etichetta diretta da Gino Veronelli), ha riproposto il
percorso del gusto per rilanciare la cucina trevigiana.
L'iniziativa
è stata inserita nel progetto 'Comunicare verso Expo 2015', che
l'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto
promuove dal ottobre 2014 al 30 ottobre 2015.
Ospiti
della serata il giornalista enogastronomo Bruno Sganga (già
coordinatore delle iniziative editoriali di Luigi Veronelli, ideatore
e conduttore delle trasmissioni televisive Millanta, La Verità nel
Piatto e Il Gusto del Sole) e il giornalista blogger Giuseppe Gaspari
(Palato Anarchico), Stefano ha proposto un menù a base di storione
del Livenza e di anguilla del Sile, accompagnati dai vini de Le Vigne
di San Giacomo e il commento (straordinario) dei formaggi del
Caseificio Artigiano Zanchetta di Casale sul Sile.
In
ambienti caratteristici ed eleganti sono serviti piatti che spaziano
da quelli della tradizione locale e veneta a quelli tipici italiani
con divagazioni internazionali. La specialità è il pesce che,
proposto crudo e grigliato, in risotti e spaghetti, annaffiato dai
vini selezionati dell'ottima cantina, ha reso il San Nicolò famoso
tra i ristoranti della zona. Il radicchio rosso di Treviso e gli
asparagi delle grave del Piave sono raffinati ortaggi, ingrediente
principe (in stagione) di altrettante prelibatezze.
sabato 7 febbraio 2015
All'Agriturismo Porca l'Oca di Casale sul Sile, con Aquositas Circuito delle Terre d'Acqua
L'Associazione
Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto e l'Associazione
l'Altratavola, nel quadro delle iniziative di informazione di
'Comunicare per Esistere 2015', hanno organizzato un incontro a
Casale sul Sile, sotto il Patrocinio della Civica Amministrazione,
sui temi del Circuito di Terre d'Acqua Aquositas.
Presso
l'agriturismo Porca l'Oca si sono incontrati i rappresentanti del
Cenacolo Terre del Sile ; la vice presidente della Associazione
culturale Italia-Austria, Brigitta Reichel ( che è intervenuta sul
tema del bacino del Danubio) ; Juliana Pradella (Ufficio Turistico di
Sillian, Tirolo Orientale) sui temi delle ciclovie lungo il fiume
Drava e , più in generale, sulle bellezze ambientali del suo
territorio ; il Consorzio Bagnacavallo ( che ha ricordato anche
l'attività dell'Ecomuseo delle Acque Palustri di Villanova di
Bagnacavallo) ; il Cenacolo Terre del Piave ; l'Ecomuseo delle Acque
del Gemonese (Friuli Venezia Giulia) ; il Comitato Bologna capitale
del gusto ( sul tema Bologna ,Città d'Acqua) ; Creta (Grecia) , il
Cenacolo della Lombardia (sul tema : una regione d'acque) e il
Cenacolo dell'Istria ( Croazia e Slovenia).
Il
circuito organizza e promuove dei percorsi d’informazione per
mettere a confronto idee, iniziative, progetti, capaci di seguire il
filo logico della valorizzazione rispettosa degli equilibri sociali,
culturali ed ambientali dei territori di riferimento.
Sono
previsti incontri e stages di informazione nei territori ( fino ad
aprile) e l'intervento a Milano, nel periodo di Expo 2015, per
raccontare a giornalisti e comunicatori le storie dei borghi e delle
loro
culture.
Poi
un menù a base di oca, accompagnato dai vini della Cantina di Marco
Vecchiato (Marcon-Ve) e de Il Consorzio Il Bagnacavallo (il mitico
burson), hanno deliziato i convenuti all'incontro.
I
formaggi del Caseificio Artigiano Zanchetta di Casale sul Sile hanno
vieppiù valorizzato la serata a convivio.
L'
agriturismo Porca l'Oca di Casale sul Sile è inserito in un’ampia
area verde nelle vicinanze del fiume Sile, non molto distante dalla
città di Treviso in una zona che mantiene ancora gli aspetti
paesaggistici tipici della campagna trevigiana.
La
sua particolare locazione offre la possibilità di vivere un’
indimenticabile esperienza a contatto con la natura e gli animali, di
rilassarsi lontani dai rumori e dalla frenesia delle città, di
assaporare l’ospitalità familiare e la tranquillità di una
campagna che in ogni stagione sa conquistare e farsi amare.
In
questo piacevole scenario, l' agriturismo propone alloggio in camere
ognuna diversa dall’altra, curate nei minimi dettagli e arredate
con gusto e originalità, conciliando momenti di tranquillità e
relax.
Il
menu’, a prezzo fisso, varia a seconda delle stagioni e si
caratterizza per la tipicità delle preparazioni e dei prodotti che
spaziano dal prelibato radicchio trevigiano, agli ortaggi freschi
dell' orto, dai funghi, alle erbette di campo, seguendo i canoni
dell’antica tradizione culinaria veneta .
Le
specialità sono: il pane fatto in casa, i salumi dei suini di casa,
le tagliatelle all’uovo di produzione propria, e i secondi piatti
costituiti da animali di bassa corte della fattoria (oca, anatra,
faraona…). La ristorazione è aperta nel fine settimana solitamente
con un menù fisso.
sabato 17 gennaio 2015
Le Vigne di San Giacomo a Comunicare per Esistere 2015
Se
Stefano, patron del ristorante San Nicolò di Casale sul Sile
(autentica gemma della ristorazione
trevigiana),
ci ha ricordato il muller thurgau de 'Le Vigne di San Giacomo',
qualche buona ragione ci deve pur essere.
Così,
armati di curiosità , siamo andati a Roncade, abbiamo girato per via
Pantiera e siamo giunti
nella
sede dell'azienda, senza preavviso, per incontrare Gianluca Giacomin.
Sorpreso
dalla visita, Gianluca si tranquillizza e si compiace quando
apprende il nome del nostro suggeritore.
“
Il Muller Thurgau di ns. produzione è un Vino Spumante Aromatico di
Qualità Extra dry, ideale
con
piatti di pesce crudo, per il suo gusto morbido e dal sapore
vellutato.”.
Ma
facciamo un passo indietro.
L’
azienda, a conduzione famigliare, si trova a San Giacomo, piccola
frazione del comune di Roncade in provincia di Treviso. La chiesetta
medievale, eretta in nome di San Giacomo Ap. Il Maggiore, è il
simbolo della cittadina ed è stata inserita nel progetto 'Comunicare
per Esistere 2015, I Percorsi della Fede'.
Ai
piedi sorge l’azienda agricola “Le Vigne di San Giacomo” che
nel rispetto delle tradizioni ha voluto mantenere la vocazione del
territorio impegnandosi nella coltivazione della vite.
La
famiglia Giacomin, con la sua esperienza e notevole entusiasmo
controlla tutte le fasi produttive. I vigneti sono coltivati con il
sistema Guyot ad alta densità d’impianto e basse rese per ettaro;
questa scelta concede al vino grazia ed eleganza in equilibrio con
struttura e complessità aromatica. La cantina è una struttura
completamente nuova e attrezzata per accogliere le più moderne
tecniche di vinificazione che convivono con le antiche tradizioni.
Tutto ciò permette la produzione di vini prettamente tipici di alta
qualità.
Tra
i vini bianche vogliamo ricordare oltre al muller thurgau, il
prosecco frizzante, il prosecco extra dry e il manzoni bianco ; tra i
rossi il merlot, il cabernet franc e il raboso.
Accenniamo,
nella nostra immensa impertinenza, a Gianluca che 'questa zona', per
noi vagabondi e 'veronelliani' incalliti, non gode di una particolare
attenzione, per via di performances qualitative per lo meno dubbie.
La
scoperta de ' Le Vigne di San Giacomo', ci ripaga di tante torture
degustative !
Nella
primavera 2015 saranno pronti anche i i vini di due varietà
autoctone, che Gianluca ha preparato in collaborazione con l'Istituto
Sperimentale di Viticoltura di Conegliano.
L'azienda
verrà inserita, di buon diritto enoico, nei percorsi del progetto
Comunicare per Esistere 2015, che verrà sviluppato a Milano nel
periodo dell'Expo.
Ma
Gianluca ci vuole ricordare un altro aspetto della sua azienda :
-
“ L'impegno per la didattica in fattoria, dedicata ai bambini. Il profumo della terra, dei fiori selvatici, dei fiori dell'uva per finire alla fragranza della rugiada che baciata dal sole mattiniero ti lascia quel tepore nel corpo e nell'anima che immediatamente ti connette con la semplicità del vivere, legata al ritmo dell'agricoltura.......Fondamenti di quanto vogliamo trasmettere ed insegnare ai nostri figli, educare alla natura. Un'esperienza che rimane indelebile nell'animo di ogni bimbo che vive una giornata in simbiosi con la Vigna. “
Così
sia !
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