giovedì 3 dicembre 2015

L'Osteria dei Bravi, a Valmareno

Valmareno
Antico insediamento, citato in un placito del re longobardo Liutprando nel 739 d.C., Valmareno fu un centro di una certa rilevanza strategica in epoca medievale e moderna in quanto gli permetteva di controllare l’accesso al passo Praderadego nonché quella, che con ogni verosimiglianza, doveva essere in epoca romana la Claudia Augusta Altinate. Oggi il paese ha mantenuto l’aspetto medievale che lo caratterizza ed è diventato punto di partenza per piacevoli escursioni che portano al Praderadego, al Col de Moi o al Col de Varnada.
La Chiesa di San Pietro e Paolo
Anticamente era un fortilizio o castello costruiti dai Longobardi dopo la metà del sec. VI. Valmareno divenne feudo successivamente dei vescovi di Ceneda, dei Caminesi e della Repubblica Veneta. Questa la diede in signoria a personaggi spesso illustri e benemeriti; ricordiamo Marin Faliero, il capitano Gattamelata da Narni e il suo comilitone Brandolino da Bagnacavallo. La giurisdizione dei conti Brandolini cessò con la caduta della Repubblica (1797).
Agli atti della curia risulta che Valmareno nel 1475 era curazia. Tuttavia un documento del 1170 afferma che la contessa Sofia da Colfosco, lasciava in eredità all'abate di Follina la chiesa di S. Pietro di "Mareno". Fu ripetutamente eretta in parrocchia (l'ultima volta ciò avenne il 7 dicembre 1751) e spesso contesa tra Follina e Cison che la consideravano loro filiale.
La chiesa esistente è stata costruita verso la fine del sec. XVI e consacrata il 25 settembre 1746 dal vescovo Lorenzo Da Ponte. Nell'interno: pregevoli altari scolpiti in legno e dorati - dipinti di Silvestro Arnosti cenedese (+ prima metà del 1600).
Osteria dei Bravi
I giornalisti e i comunicatori dell'Associazione l'Altratavola, hanno visitato 'laicamente' l'Osteria I Bravi, condotta da Martina De Polo. Giovane , frizzante, con tante idee, Martina ha portato nell'antico borgo una ventata di novità, con le sue proposte : le colazioni, i panini con le eccellenze locali, i buoni vini e le buone birre, un 'ambiente' dove incontrarsi e comunicare in libertà. Fra non molto l'Osteria si impegnerà anche con alcuni piatti della tradizione, rispettando lo stile di osteria con cucina, senza avventure nell'area della ristorazione.
L'osteria era, fino alla metà del 1900, un tipico luogo di ritrovo serale popolare delle persone di sesso maschile; luogo di incontro e di socializzazione ha costituito per lungo tempo, uno dei pochi momenti di incontro e di scambio d'idee, in aggiunta alla chiesa e alla piazza.
Dopo un lungo periodo di decadenza, negli ultimi anni però si è visto un rifiorire di questi locali che stanno recuperando la loro funzione di luogo di incontro e di comunicazione per ambo i sessi.
L'osteria e la figura dell'oste sono presenti in vari testi letterari. Si trova menzione già nei Vangeli, ad esempio nella Parabola del buon samaritano nel Vangelo secondo Luca (10- 25, 37) in cui un samaritano soccorse un uomo aggredito dai briganti, lo fasciò e lo portò in una locanda. "Il giorno dopo, presi due denari li diede all'oste e gli disse: - Prenditi cura di lui; e tutto ciò che spenderai di più, te lo rimborserò al mio ritorno".

venerdì 20 novembre 2015

Il Salumificio Spader a Comunicare per Esistere

Emanuele Spader è il titolare del SALUMIFICIO SPADER ,un’azienda artigianale nata circa 15 anni fa, che in 
questi ultimi anni, si è imposta nel settore alimentare con una costante  crescita e sviluppo commerciale.
Guidata dal giovane titolare, che l’ha avviata all’età di 23 anni, sfruttando le conoscenze del padre nel settore da oltre 50 (consulente tecnico di produzione per nomi di grosso spessore nel mondo delle industrie produttrici di
salumi cotti e crudi, italiane ed estere), si è specializzata nella produzione di prodotti locali tipici.
Contestualmente a questo forte sviluppo commerciale, l’azienda ha proceduto nel corso di questi ultimi anni a consistenti ammodernamenti ed investimenti nella struttura. In parte per esigenze logistiche e in parte per la voglia di migliorare il forte connubio tra qualità e tecnologia, ora l’azienda si sviluppa in un innovativo laboratorio di 1.200 mq con impianti e strutture d’ultima generazione.
Questo ha favorito l’evoluzione qualitativa d’alcuni prodotti, che hanno permesso al SALUMIFICIO SPADER di puntare ad un mercato con una clientela dai palati raffinati e con esigenze sempre maggiori grazie ai quali è nata la collaborazione con la nota CANTINA BISOL di Valdobbiadene (TV), con cui sono stati creati alcuni prodotti dedicati alla loro clientela, che ricopre maggiormente l’alta ristorazione e gastronomia nazionale e internazionale come ad esempio
AIR DOLOMITI del gruppo LUFTHANSA (prodotti SPADER inseriti nei menu di businessclass e firstclass) o l’associazione SLOW FOOD e altri operatori del mondo horeca.

I PRODOTTI, derivano tutti da scrupolosi controlli nella scelta degli ingredienti, la rigorosa selezione dei fornitori e la massima cura nella fase di lavorazione, che ci consentono di garantire l’elevata qualità dei nostri
salumi. Il tutto sempre nel rispetto della tradizione e delle antiche ricette di produzione.
Cavallo di battaglia di quest’azienda, è senza dubbio la PORCHETTA TREVIGIANA,
che ricopre  il 60% della produzione aziendale,anche se negli ultimi anni,l’azienda si è specializzata
nella produzione di altri articoli rivolti a tutto il territorio nazionale ed estero come la pancetta bacon cruda affumicata, la pancetta stufata singola e  doppia, il salame tipo napoli piccante,la lingua salmistrata cotta a bauletto suina e bovina,manzo cotto tipo roastbeef inglese di fesa e sottofesa, il guanciale nazionale stagionato.

 Il nuovo stabilimento sorge a Moriago della Battaglia un piccolo paese a pochi chilometri da Valdobbiadene immerso nelle note colline del PROSECCO DOCG, nel cuore della regione  Veneto.

Il Salumificio Spader partecipa quale partner di informazione alle iniziative di Comunicare per Esistere, il progetto sostenuto dalla rete dei borghi europei del gusto.





venerdì 6 novembre 2015

Associazione Gioco-Genitori partecipa al progetto Comunicare per Esistere

L'associazione è nata circa un anno fa,ma è da ormai 5 anni che alcuni genitori di bambini che
frequentano la scuola primaria e dell'infanzia si riuniscono per creare delle nuove
opportunità per i loro figli.
Con la collaborazione fra le scuole e le famiglie si sono organizzate attività ricreative, manifestazioni teatrali,
attività educative-culturali.
Più precisamente al Teatro Toniolo e al Dina Orsi di Conegliano sono state organizzate delle recite come
"Chi ha paura dei mostri" e "Le oche selvatiche". Durante le feste natalizie si organizzano invece
delle tombolate r, grazie ad una importante collaborazione fra le USLL, vengono fatte delle
letture animate in ospedale per i bambini dei vari reparti, oppure delle serate informative per le problematiche
dei bambini per le famiglie.
Questi progetti creano un filo di unione fra la famiglia e la scuola :
tutti possono partecipare e regalare un sorriso ai bambini. E' un modo dedicare più tempo
ai propri figli che ,purtroppo, a causa del lavoro rischiano talvolta di essere trascurati.

giovedì 15 ottobre 2015

NASCE IL CENACOLO DEL GUSTO

Dalle iniziative dei commercianti e degli artigiani di via Lourdes a Conegliano nasce Il Cenacolo del Gusto, sodalizio che aderisce alla Associazione L'Altra tavola e alla rete dei Borghi Europei del gusto.

Il Cenacolo promuove iniziative di informazione per valorizzare e far conoscere gli inediti del buon e bello vivere del proprio territorio (la Sinistra Piave), e di altri territori europei.

Le iniziative sono finalizzate alla conoscenza dei diversi aspetti delle comunità locali: la storia, l'ambiente, il patrimonio artistico e culturale, l'enogastronomia, ecc.

Questo blog di informazione racconterà le diverse iniziative e i protagonisti, talvolta silenziosi, del nostro territorio.

                                                                                                        Fabiana Faldon

martedì 6 ottobre 2015

Il futuro di Comunicare per Esistere dopo l’Istria

Un incontro a Conegliano, nel salotto di Caffè Local, ha chiuso ufficialmente le giornate di informazione degli Stati Generali della Comunicazione Territoriale, che hanno conosciuto il loro apice in Istria.
Anzitutto i numeri : 120 delegati di dieci Regioni e Paesi Europei e dieci regioni italiane, che si sono succeduti da Trieste a Buje, per ‘raccontare’ i loro territori e far degustare alcune delle eccellenze enogastronomiche delle proprie comunità.
Puglia,Sicilia,Calabria,Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Lazio, Abruzzo e Trentino Alto Adige, le regioni italiane intervenute.
Slovenia, Croazia, Francia, Germania, Carinzia (Austria), Bassa Austria (Austria),Stiria(Austria), Olanda,San Marino e Spagna, i Paesi e le Regioni europee presenti.
Nei prossimi cinque anni sarà la Città di Buje ad ospitare il segretariato internazionale della rete dei borghi europei del gusto.
Da ottobre 2015 a marzo 2016 prenderà il via la seconda parte del progetto Comunicare per Esistere, che prevede la realizzazione di incontri in tutti i Paesi Europei della Rete, la collaborazione con gli Organismi Diplomatici di Rappresentanza in Italia, l’incontro con gli Enti nazionali del Turismo dei Paesi coinvolti e la presentazione a Milano (Capitale dell’informazione italiana), dei borghi inseriti nella rete.

venerdì 17 aprile 2015

Una visita alla pizzeria gastronomia Boccon Divino


Laboratorio Europa è un 'cenacolo' della comunicazione e della informazione territoriale, che si svolge nella Sinistra Piave trevigiana, in collaborazione e sotto il Patrocinio del Comune di Susegana. Laboratorio Europa diviene il punto di incontro di esperienze di borghi e territori della rete dei Borghi Europei del Gusto, che stanno sviluppando il progetto 'Comunicare per Esistere 2015', in occasione dell'Expo. Gli incontri sono ad invito, per giornalisti e comunicatori italiani e non, e conoscono la partecipazione di borghi e territori poco conosciuti, invitati a presentare le proprie eccellenze agro-alimentari, storiche culturali e ambientali. Ma giornalisti e comunicatori sono anche impegnati in un lavoro di visite in incognito, per saggiare e testare la filiera agroalimentare del territorio. Così, per ben due volte, è avvenuta la degustazione delle pizze di Boccon Divino, pizzeria e gastronomia che si trova nel piazzale della stazione di Ponte della Priula. Christian è un giovane cuoco, che sa ben interpretare una nobile professione, con quel gusto per la qualità, non facile da frequentare in tempi difficili come questi. Perchè, parliamoci chiaro, due sono i problemi nel mondo della pizza : l'uso sempre più frequente di acqua minerale e l'uso di ingredienti e guarnizioni di dubbia qualità Il primo problema si riconnette ai tempi di maturazione e lievitazione dell'impasto, oltre che alla sua lavorazione. Con Christian tutto ok. Nessun effetto 'collaterale'. Il secondo problema è legato all'ignoranza e alla cretineria di certi gestori, che per risparmiare qualche centesimo, ti rifilano prodotti semplicemente indecorosi. Anche in questo la pizzeria Boccon Divino si distingue per qualità e stagionalità dei prodotti. Vi è poi la gastronomia, che propone piatti della tradizione veneta, secondo una filosofia di cucina casareccia, semplice, quotidiana. Christian si cimenta anche con piatti più elaborati e propone di accompagnare qualsiasi tipo di menù per banchetti, ricorrenze o qual'altra occasion si voglia. La pizzeria gastronomia è stata inserita nel percorso del gusto del progetto Comunicare per Esistere 2015, che si svolge in collaborazione e sotto il Patrocinio del Comune di Susegana.

mercoledì 1 aprile 2015

Laboratorio Europa a Susegana : un'altra iniziativa di 'Comunicare per Esistere 2015'

Laboratorio Europa è un 'cenacolo' della comunicazione e della informazione territoriale, che si svolge nei mesi di aprile e maggio 2015, nella Sinistra Piave trevigiana, in collaborazione e sotto il Patrocinio del Comune di Susegana.

Laboratorio Europa diviene il punto di incontro di esperienze di borghi e territori della rete dei Borghi Europei del Gusto, che stanno sviluppando il progetto 'Comunicare per Esistere 2015', in occasione dell'Expo.
40 giorni di dibattiti, interviste, degustazioni, per 'un po' di Piave'.
Gli incontri sono ad invito, per giornalisti e comunicatori italiani e non, e conoscono la partecipazione di borghi e territori poco conosciuti, invitati a presentare le proprie eccellenze agro-alimentari, storiche culturali e ambientali.

L'obiettivo del progetto 'Comunicare per esistere' è quello di 'informare chi informa'.
Si tratta, quindi, di conferenze stampa, che si concluderanno con la degustazione di prodotti tipici delle località partner. La rassegna si sviluppa grazie ad un lavoro autentico di interviste in diretta. Lo staff di comunicazione è stato costituito da responsabili di 'reti', capaci di amplificare le informazioni ben oltre le singole testate giornalistiche.

Dieci regioni Italiane e dieci Paesi Europei raccontano alle telecamere della trasmissione televisiva L'Italia del gusto il buon e bello vivere di terre magari poco conosciute, ma semplicemente eccezionali!

Il via la prima settimana di aprile con la presentazione della Carinzia ( in collaborazione con l'Associazione Culturale Italia-Austria), dei prodotti tipici della Carnia e la conferenza stampa a convivio per raccontare la sesta edizione di 'Rive Vive' a Farra di Soligo e le diverse iniziative di Laboratorio Europa.

domenica 29 marzo 2015

La Locanda 'Ai Archi' di Col San Martino ospita l'incontro di presentazione di Comunicare per Esistere 2015 - 'Rive Vive' protagonista della serata



L'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto e l'Associazione l'Altratavola, nel quadro delle iniziative di informazione di 'Comunicare per Esistere 2015', hanno inserito nei percorsi che portano a Milano ad Expo2015 la manifestazione 'Rive Vive' di Farra di Soligo.
'Rive Vive' è promossa da una associazione di giovani viticoltori, in una zona che la rivista Enotria
(storica testata creata nel 1927 da Arturo Marescalchi ), aveva definito la 'Costa d'Oro'.

La Locanda 'Ai Archi' di Col San Martino ha ospitato la conferenza stampa a convivio, per 'raccontare' l'inizio di un percorso di informazione davvero inedito.
La famiglia Merotto propone nella sua Locanda stuzzichini caldi e affettati "de casada", pasta e crespelle fatte in casa, carni alla griglia o allo spiedo, ma anche bolliti e selvaggina. La cucina: ricorda i sapori di una volta! La Locanda dispone inoltre di 4 confortevoli camere arredate nello stile della tradizione locale, tutte con bagno privato, fon, TV, telefono e accesso wi-fi ad internet.

Lo spiedo è stato il protagonista delle serata, accompagnata dagli ottimi vini di Daniele Bressan e dell'azienda agricola Le Volpere dei Fratelli De Rosso (Farra di Soligo).
Fabio Curto, della Fattoria Ponte Vecchio, ha fatto degustare i propri formaggi, con un intervento
che ha toccato tutte le produzioni di casa (vino,salumi, carni e formaggi).
Alla serata hanno partecipato i redattori della trasmissione televisiva L'Italia del gusto ; l'editore e comunicatore de Il Gusto Italiano Magazine ; Annalisa Banchieri, presidente della Associazione Culturale Italia Austria sez.Veneto ; Brigitta Reichel, vice presidente e segretario della stessa Associazione.

Nel corso dell'incontro sono state create le basi per una partecipazione di operatori e turisti austriaci alla edizione 2015 di Rive Vive, nel quadro delle iniziative di collaborazione che la rete dei borghi europei del gusto ha organizzato con l'Austria.


giovedì 19 febbraio 2015

Al ristorante San Nicolò di Casale sul Sile, per l'Antico Festival della Cucina Trevigiana

L'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto e l'Associazione l'Altratavola, nel quadro delle iniziative di informazione di 'Comunicare per Esistere 2015', hanno organizzato un incontro a convivio a Casale sul Sile, presso il Ristorante San Nicolò, sotto il Patrocinio della Civica Amministrazione, sui temi dell'Antico Festival della Cucina Trevigiana

“Giuseppe Maffioli - già autore di commedie e di testi per la Rai, nonché attore, regista, giornalista e gastronomo molto ascoltato -su una brillante idea del giovane Dino De Poli -allora amministratore comunale di Treviso, pure lui molto attento alla civiltà della sua terra, anche a quella della tavola - diede vita al primo festival della cucina trevigiana. Era, come ripeteva in ogni pubblico incontro un altro grande innamorato di Treviso, Giuseppe Mazzotti, un’occasione preziosa per scoprire le profonde e sane radici d’una cucina che si nutriva nella fertilità del proprio territorio, attingendo a piene mani ai doni del Sile e del Cagnan e ancora a quelli delle aie e degli orti presenti dentro e fuori le mura, ma soprattutto ricca d’una eredità di saperi culinari cui avevano contribuito soprattutto Venezia, ma anche la Mitteleuropa e quanti d’ogni parte del mondo sono arrivati a Treviso nel corso del tempo. “ (Le Tre Venezie)
Il primo Festival della Cucina Trevigiana veniva organizzato nel periodo delle Fiere di San Luca,
nel 1959. Oggi il Cenacolo 'Quelli del Cagnan' dell'Associazione l'Altratavola ( fondata 22 anni orsono, con il Patrocinio della rivista L'Etichetta diretta da Gino Veronelli), ha riproposto il percorso del gusto per rilanciare la cucina trevigiana.
L'iniziativa è stata inserita nel progetto 'Comunicare verso Expo 2015', che l'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto promuove dal ottobre 2014 al 30 ottobre 2015.

Ospiti della serata il giornalista enogastronomo Bruno Sganga (già coordinatore delle iniziative editoriali di Luigi Veronelli, ideatore e conduttore delle trasmissioni televisive Millanta, La Verità nel Piatto e Il Gusto del Sole) e il giornalista blogger Giuseppe Gaspari (Palato Anarchico), Stefano ha proposto un menù a base di storione del Livenza e di anguilla del Sile, accompagnati dai vini de Le Vigne di San Giacomo e il commento (straordinario) dei formaggi del Caseificio Artigiano Zanchetta di Casale sul Sile.

In ambienti caratteristici ed eleganti sono serviti piatti che spaziano da quelli della tradizione locale e veneta a quelli tipici italiani con divagazioni internazionali. La specialità è il pesce che, proposto crudo e grigliato, in risotti e spaghetti, annaffiato dai vini selezionati dell'ottima cantina, ha reso il San Nicolò famoso tra i ristoranti della zona. Il radicchio rosso di Treviso e gli asparagi delle grave del Piave sono raffinati ortaggi, ingrediente principe (in stagione) di altrettante prelibatezze.

sabato 7 febbraio 2015

All'Agriturismo Porca l'Oca di Casale sul Sile, con Aquositas Circuito delle Terre d'Acqua



L'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto e l'Associazione l'Altratavola, nel quadro delle iniziative di informazione di 'Comunicare per Esistere 2015', hanno organizzato un incontro a Casale sul Sile, sotto il Patrocinio della Civica Amministrazione, sui temi del Circuito di Terre d'Acqua Aquositas.
Presso l'agriturismo Porca l'Oca si sono incontrati i rappresentanti del Cenacolo Terre del Sile ; la vice presidente della Associazione culturale Italia-Austria, Brigitta Reichel ( che è intervenuta sul tema del bacino del Danubio) ; Juliana Pradella (Ufficio Turistico di Sillian, Tirolo Orientale) sui temi delle ciclovie lungo il fiume Drava e , più in generale, sulle bellezze ambientali del suo territorio ; il Consorzio Bagnacavallo ( che ha ricordato anche l'attività dell'Ecomuseo delle Acque Palustri di Villanova di Bagnacavallo) ; il Cenacolo Terre del Piave ; l'Ecomuseo delle Acque del Gemonese (Friuli Venezia Giulia) ; il Comitato Bologna capitale del gusto ( sul tema Bologna ,Città d'Acqua) ; Creta (Grecia) , il Cenacolo della Lombardia (sul tema : una regione d'acque) e il Cenacolo dell'Istria ( Croazia e Slovenia).
Il circuito organizza e promuove dei percorsi d’informazione per mettere a confronto idee, iniziative, progetti, capaci di seguire il filo logico della valorizzazione rispettosa degli equilibri sociali, culturali ed ambientali dei territori di riferimento.
Sono previsti incontri e stages di informazione nei territori ( fino ad aprile) e l'intervento a Milano, nel periodo di Expo 2015, per raccontare a giornalisti e comunicatori le storie dei borghi e delle loro
culture.

Poi un menù a base di oca, accompagnato dai vini della Cantina di Marco Vecchiato (Marcon-Ve) e de Il Consorzio Il Bagnacavallo (il mitico burson), hanno deliziato i convenuti all'incontro.
I formaggi del Caseificio Artigiano Zanchetta di Casale sul Sile hanno vieppiù valorizzato la serata a convivio.
L' agriturismo Porca l'Oca di Casale sul Sile è inserito in un’ampia area verde nelle vicinanze del fiume Sile, non molto distante dalla città di Treviso in una zona che mantiene ancora gli aspetti paesaggistici tipici della campagna trevigiana.
La sua particolare locazione offre la possibilità di vivere un’ indimenticabile esperienza a contatto con la natura e gli animali, di rilassarsi lontani dai rumori e dalla frenesia delle città, di assaporare l’ospitalità familiare e la tranquillità di una campagna che in ogni stagione sa conquistare e farsi amare.
In questo piacevole scenario, l' agriturismo propone alloggio in camere ognuna diversa dall’altra, curate nei minimi dettagli e arredate con gusto e originalità, conciliando momenti di tranquillità e relax.
Il menu’, a prezzo fisso, varia a seconda delle stagioni e si caratterizza per la tipicità delle preparazioni e dei prodotti che spaziano dal prelibato radicchio trevigiano, agli ortaggi freschi dell' orto, dai funghi, alle erbette di campo, seguendo i canoni dell’antica tradizione culinaria veneta .
Le specialità sono: il pane fatto in casa, i salumi dei suini di casa, le tagliatelle all’uovo di produzione propria, e i secondi piatti costituiti da animali di bassa corte della fattoria (oca, anatra, faraona…). La ristorazione è aperta nel fine settimana solitamente con un menù fisso.


sabato 17 gennaio 2015

Le Vigne di San Giacomo a Comunicare per Esistere 2015




Se Stefano, patron del ristorante San Nicolò di Casale sul Sile (autentica gemma della ristorazione
trevigiana), ci ha ricordato il muller thurgau de 'Le Vigne di San Giacomo', qualche buona ragione ci deve pur essere.
Così, armati di curiosità , siamo andati a Roncade, abbiamo girato per via Pantiera e siamo giunti
nella sede dell'azienda, senza preavviso, per incontrare Gianluca Giacomin.
Sorpreso dalla visita, Gianluca si tranquillizza e si compiace quando apprende il nome del nostro suggeritore.
“ Il Muller Thurgau di ns. produzione è un Vino Spumante Aromatico di Qualità Extra dry, ideale
con piatti di pesce crudo, per il suo gusto morbido e dal sapore vellutato.”.
Ma facciamo un passo indietro.
L’ azienda, a conduzione famigliare, si trova a San Giacomo, piccola frazione del comune di Roncade in provincia di Treviso. La chiesetta medievale, eretta in nome di San Giacomo Ap. Il Maggiore, è il simbolo della cittadina ed è stata inserita nel progetto 'Comunicare per Esistere 2015, I Percorsi della Fede'.
Ai piedi sorge l’azienda agricola “Le Vigne di San Giacomo” che nel rispetto delle tradizioni ha voluto mantenere la vocazione del territorio impegnandosi nella coltivazione della vite.
La famiglia Giacomin, con la sua esperienza e notevole entusiasmo controlla tutte le fasi produttive. I vigneti sono coltivati con il sistema Guyot ad alta densità d’impianto e basse rese per ettaro; questa scelta concede al vino grazia ed eleganza in equilibrio con struttura e complessità aromatica. La cantina è una struttura completamente nuova e attrezzata per accogliere le più moderne tecniche di vinificazione che convivono con le antiche tradizioni. Tutto ciò permette la produzione di vini prettamente tipici di alta qualità.

Tra i vini bianche vogliamo ricordare oltre al muller thurgau, il prosecco frizzante, il prosecco extra dry e il manzoni bianco ; tra i rossi il merlot, il cabernet franc e il raboso.
Accenniamo, nella nostra immensa impertinenza, a Gianluca che 'questa zona', per noi vagabondi e 'veronelliani' incalliti, non gode di una particolare attenzione, per via di performances qualitative per lo meno dubbie.
La scoperta de ' Le Vigne di San Giacomo', ci ripaga di tante torture degustative !
Nella primavera 2015 saranno pronti anche i i vini di due varietà autoctone, che Gianluca ha preparato in collaborazione con l'Istituto Sperimentale di Viticoltura di Conegliano.



L'azienda verrà inserita, di buon diritto enoico, nei percorsi del progetto Comunicare per Esistere 2015, che verrà sviluppato a Milano nel periodo dell'Expo.
Ma Gianluca ci vuole ricordare un altro aspetto della sua azienda :
  1. L'impegno per la didattica in fattoria, dedicata ai bambini. Il profumo della terra, dei fiori selvatici, dei fiori dell'uva per finire alla fragranza della rugiada che baciata dal sole mattiniero ti lascia quel tepore nel corpo e nell'anima che immediatamente ti connette con la semplicità del vivere, legata al ritmo dell'agricoltura.......Fondamenti di quanto vogliamo trasmettere ed insegnare ai nostri figli, educare alla natura. Un'esperienza che rimane indelebile nell'animo di ogni bimbo che vive una giornata in simbiosi con la Vigna. “

Così sia !